lunedì 24 marzo 2014

CLASSIFICA MARCATORI PONDERATA: COSA CAMBIEREBBE?





Avete presente il film “Moneyball”? Quello che racconta la storia del General Manager degli Oakland Athletics di baseball Billy Beane, famoso per utilizzare particolari statistiche per valutare i giocatori e capace grazie a queste di scovare atleti utilissimi alla sua squadra ma ignorati o sottovalutati dalle altre squadre? Se non l’avete visto e siete appassionati di sport e statistiche guardatelo. Ne rimarrete affascinati…



Dopo aver visto questa pellicola alcuni mesi fa, insieme al mio “collega di statistiche sportive” Antonio Bomba che ha esordito ieri sul blog e sarà molto presente anche in futuro, abbiamo discusso un po’ su quali approcci statistici innovativi si potrebbero utilizzare per valutare i calciatori e le loro stagioni sportive. 

A dirvela tutta non sono venute fuori idee clamorosamente convincenti, anche perché il calcio è uno sport che prevede situazioni di gioco molto diverse fra loro rispetto al baseball. Ho trovato però personalmente quantomeno degna di essere approfondita una idea in particolare: modificare la classifica dei marcatori partendo dall’ipotesi che un gol che fa pareggiare o andare in vantaggio la propria squadra ha un valore maggiore rispetto a un gol segnato quando si è già in vantaggio o sotto di due o più gol. 

Questa scelta deriva dal fatto che, a mio giudizio, sia a livello psicologico sia a livello di attenzione difensiva della squadra avversaria, più il risultato è in bilico più trovare la via della rete sia difficile. Un attaccante che segna spesso gol non decisivi e poco quando il risultato è in bilico probabilmente ha qualcosa in meno rispetto a quello che magari segna di meno, ma la mette dentro quando conta.


Ho così deciso di modificare la classifica cannonieri di Serie A di quest’anno e delle nove stagioni precedenti applicando a ogni gol questi coefficienti moltiplicativi (fra parentesi il numero identificativo della colonna corrispondente al caso nelle tabelle che utilizzerò):

1 – Gol che, nel momento in cui viene segnato, fa pareggiare o andare in vantaggio la propria squadra (1)

0,5 – Gol che, nel momento in cui viene segnato, riduce lo svantaggio della propria squadra da 2 a 1 gol o aumenta il vantaggio da 1 a 2 gol (2)

0,25 - Gol che, nel momento in cui viene segnato, riduce lo svantaggio della propria squadra da 3 a 2 gol o aumenta il vantaggio da 2 a 3 gol (3)

0,125 - Gol che, nel momento in cui viene segnato, riduce lo svantaggio della propria squadra da 4 a 3 gol o aumenta il vantaggio da 3 a 4 gol (4)

0,063 - Gol che, nel momento in cui viene segnato, riduce lo svantaggio della propria squadra da 5 a 4 gol o aumenta il vantaggio da 4 a 5 gol (5)

0,031 - Gol che, nel momento in cui viene segnato, riduce lo svantaggio della propria squadra da 6 a 5 gol o aumenta il vantaggio da 5 a 6 gol (6)

0,015 - Gol che, nel momento in cui viene segnato, riduce lo svantaggio della propria squadra da 7 a 6 gol o aumenta il vantaggio da 6 a 7 gol (7)

Esempio esplicativo

Se l’attaccante segna 10 gol così suddivisi:

3 che portano il punteggio sull’1-0
2 che portano il punteggio sul 2-1
1 che porta il punteggio sul 2-3
1 che porta il punteggio sul 2-0
1 che porta il punteggio sull’1-4
1 che porta il punteggio sul 2-2
1 che porta il punteggio sul 4-0

Il suo numero di Gol Ponderati sarà:

3x1 + 2x1 + 1x0,5 + 1x0,5 + 1x0,125 + 1x1 + 1x0,125 = 7,25




Vediamo allora, con l’aiuto delle tabelle, cosa cambia nella classifica dei marcatori di quest’anno e cosa sarebbe cambiato nelle classifiche marcatori dei nove anni precedenti.

2013/2014


La classifica parziale di questa stagione mette in luce l’ottima annata di Immobile non solo dal punto di vista dei gol segnati, ma dell’importanza degli stessi. Infatti, il bomber del Torino era in testa a questa speciale classifica anche prima della tripletta di sabato (che gli ha portato 1,75 Gol Ponderati). Spesso decisivi anche i gol di Palacio e Di Natale, mentre si ritrova un po’ indietro in classifica Tevez che, grazie al gol decisivo di ieri sera, ha superato Gilardino ma è ancora lontano dal vertice. Accomunato all’argentino dal buon numero di gol in momenti poco decisivi un altro protagonista della stagione (prima del grave infortunio che speriamo non gli impedisca di partecipare ai mondiali): Giuseppe Rossi


2012/13


Cavani mantiene il primo posto anche con il mio metodo di calcolo, ma il suo vantaggio su Di Natale scende da 6 a 1,25 gol. Da segnalare in classifica le posizioni di Denis e Hamsik, autori di tanti gol decisivi. In evidenza in negativo invece Lamela e Pazzini nelle prime posizioni (che con gli stessi gol fatti da Denis sono distanti da lui di ben 3 punti e mezzo) e soprattutto di Klose, che in questa stagione ha segnato 15 gol per la Lazio, moltissimi dei quali però ininfluenti chiudendo a 7,219 Gol Ponderati.



2011/12


Cambio al vertice per questo campionato. Nonostante i 4 gol segnati in più da Ibrahimovic, Milito lo supera di ben 1,625 gol ponderati vincendo la mia personalissima classifica cannonieri. Impressionante lo score del “Principe”, capace di segnare 20 gol decisivi su 24. Per il resto non ci sono grandi variazioni di posizioni, con Jovetic (che curiosamente ha una nomea di giocatore che si eclissa nei momenti importanti) che segna quasi tutti gol decisivi e supera Giovinco (anche lui con la stessa etichetta addosso ma che, seppur perdendo una posizione, in questa annata ha fatto anche tanti gol importanti). Fra i giocatori considerati è Calaiò il re dei gol non decisivi…


2010/11



Ribaltone anche qua con Cavani che, rispetto alla classifica ufficiale, strappa il trono dei bomber a Di Natale (penalizzato anche da un gol segnato al Palermo sul 6-0…). Riducono la distanza dal vertice Pazzini e Totti, autori di molti gol decisivi, mentre scende molto in classifica Robinho (8,875 Gol Ponderati rispetto ai 14 gol ufficiali).



2009/10


2009/10 dominato da Di Natale in entrambe le classifiche. 29 gol per lui di cui 21 decisivi nel momento in cui sono stati segnati. Nelle parti base della classifica si sono messi in luce come numero di gol non decisivi Gilardino e Ronaldinho.



2008/09


Ibrahmovic si conferma molto propenso a segnare tantissimo quando le partite non sono in bilico, perdendo anche questa classifica marcatori a favore di Di Vaio, che con un gol in meno segnato lo supera di quasi 4 Gol Ponderati. Davanti allo svedese, come nel 2011/12, anche Milito. Ottima prestazione di Miccoli che raggiunge al quarto posto Gilardino nonostante i 5 gol segnati in meno. Annata particolarmente poco incisiva per due dei dominatori delle annate successive, Cavani (ancora non esploso come grande bomber) e Di Natale.



2007/08


Cambia tutto nella classifica di questa stagione. Se nella realtà la Juventus ha occupato i primi due gradini del podio con Del Piero e Trezeguet, nella mia classifica non ne occupa anche uno visto che gli juventini, autori di molti gol non decisivi, sono stati superati dal vincitore Borriello, Mutu e Ibrahimovic (quest’anno particolarmente concentrato sui gol più pesanti). Quasi percorso netto per Quagliarella mentre pochi gol decisivi anche per Kakà.


2006/07


Stagione dominata da Totti nonostante un gol sul 6-0 col Catania. Ottima stagione per Mutu, mentre nelle parti basse della classifica ancora un annata non favorevole alla mia classifica per Ibrahimovic. Peggio di lui fa Rocchi che perde più di 5 gol (sui 16 segnati) nel passaggio da veri e ponderati.



2005/06


La giustizia sportiva avrà anche tolto lo scudetto alla Juve, ma niente può cancellare la grande annata di Toni. Dietro di lui Suazo si aggiudica la volata per la seconda posizione staccando Trezeguet, il cui punteggio è raggiunto anche da Tavano. Da segnalare l’ottimo score di Pellissier e i gol poco pesanti di Shevchenko, Kakà e Di Napoli.


2004/05


L’ultima annata che ho preso in considerazione non vede mutamenti nelle prime posizioni dove si confermano nelle rispettive posizioni Lucarelli, Gilardino e Toni. Scendono un po’ Montella, tanto per cambiare Ibrahimovic e Totti, mentre hanno fatto quasi solo gol decisivi Esposito, Adriano, Del Piero e Zampagna.

CONCLUSIONI

A parte rari casi, analizzati i risultati si può dire che queste classifiche marcatori “ponderate” mettono in luce le particolari annate dei calciatori ma non danno quasi mai indicazioni pluriennali sulle capacità o meno dei giocatori di segnare gol decisivi. Rimangono quindi un gioco divertente e poco più.

Caso a parte quello di Zlatan Ibrahimovic: in quasi tutte le stagioni, il fuoriclasse svedese si è dimostrato un vero e proprio specialista dei gol in situazione di risultato già acquisito (accomunato in questo, seppur in misura meno evidente, da un altro top player dell’ultimo decennio: Kakà). Non per questo si deve giungere alla conclusione che Ibra allora ne segna pochi decisivi, perché i numeri dimostrano che ne ha segnati anche di quelli e in buona quantità. Probabilmente si può invece concludere che Ibra è uno che non molla, prova gusto a fare gol e non ha pietà degli avversari nemmeno a risultato acquisito. Perciò, più degli altri, entra nelle classifiche marcatori anche grazie a numerosi gol segnati in partite non in bilico. 

5 commenti:

  1. Un suggerimento: dare un peso minore anche alle reti segnate su rigore?
    per carità, non dico che sia semplice segnare dal dischetto, però spesso ho notato che spesso certi "cali di rendimento realizzativo" dipendano in modo accentuato dal numero di rigori battuti.

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  2. Ci avevo pensato anch'io, ma ho deciso di no perché mi interessava più che altro evidenziare le differenze rispetto alla classifica reale (dove i rigori sono normalmente contati) e le classifiche senza rigori già si fanno a volte e sono abbastanza immediate da fare.

    Inoltre ho pensato che anche per i rigori vale il discorso "psicologico" che è un po' più facile tirarli a risultato acquisito che a risultato in bilico.

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  3. forse sbaglio, ma per dare una classifica di incisività di ciascun bomber, forse bisognerebbe fare un rapporto tra il valore della "classifica comparata" e il numero dei goal totali. ho provato a farlo e i risultati sono davvero sorprendenti

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  4. Ciao, il tuo rilievo è interessante ma penso che a livello assoluto non farebbe risaltare l'importanza che comunque ha segnare tanti gol (anche se non decisivi). Per esempio un giocatore che fa 10 gol tutti decisivi nelle prime giornate poi rimarrebbe con un risultato perfetto se non segna più per tutto il campionato mentre diventerebbe un marcatore peggiore se invece fa altri gol magari non decisivi... Quindi segnare dei gol in più sarebbe uno svantaggio... Ho comunque lasciato nelle tabelle anche il numero dei gol segnati realmente apposta perché si potesse fare a occhio anche un controllo di questo tipo, che alla fine ispira anche molti dei commenti sotto.

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  5. Molto interessante. Avevo fatto una cosa simile una decina di anni fa per la Premier League:

    https://www.dropbox.com/s/aqlq7ppnl1x4kkp/weighted2003.pdf

    Il mio metodo pero` teneva conto non solo del risultato al momento della segnatura, ma anche del minuto in cui e` stato segnato il gol. In fin dei conti, un gol dell'1-0 all'89' e` ben diverso da un gol dell'1-0 al 10'. E i coefficienti assegnati ad ogni gol erano basati su quanto incide il gol sulla probabilita` finale di vittoria/pareggio/sconfitta.

    Sarei lieto di condividere i dettagli se sei interessato.

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