giovedì 26 maggio 2016

EURO 2016… COME EURO 2012 ED EURO 2020 – 2° PARTE





Rado Il Figo ci presenta in due puntate come sarebbe l’edizione degli europei del 2016 se si seguissero le regole di Euro 2012 e quelle di Euro 2020.

1° PUNTATA: Euro 2016




1) UNL

Il turno eliminatorio di Euro 2020 è preceduto dalla disputa della prima edizione della UNL, la quale nell’occasione funge pure da “porta di servizio” per poter accedere alla fase finale della Coppa Delaunay.

A tale scopo, le 54 nazionali europee sono ripartite in 4 Divisioni (A, B, C, D) ognuna composta da 4 Gruppi (1, 2, 3, 4) da tre o quattro squadre l’uno, in base alla posizione nel ranking UEFA. Nella simulazione, si fa quindi riferimento ai responsi di quest’ultimo aggiornato al termine delle qualificazioni per Brasile 2014, esattamente come per il sorteggio reale dei gironi eliminatori di Euro 2016.

Se la distribuzione in Divisioni è nota, non lo è ancora la ripartizione delle nazionali nei loro Gruppi. Con tutta probabilità, ci si affiderà a un sorteggio per fasce di merito usando il coefficiente di federazione; pertanto, ogni gruppo di UNL è qui composto a tavolino seguendo il cosiddetto “tabellone tennistico”, con la caratteristica “serpentina” da sinistra a destra per le fasce dispari, e da destra a sinistra per quelle pari.

Lo specchietto sottostante riporta l’esito finale della UNL adottando le ipotesi sopra illustrate: le nazionali sono inserite in ordine di classifica, a tutti gli effetti dettato dalla posizione nel ranking riportata a fianco fra parentesi.


L’unica deroga è l’inversione di Gruppo fra FRA e CRO in Divisione A, per motivi chiariti fra poco. Essendo del tutto inutile per la simulazione conoscere l’esito della final four fra le 4 vincenti di Divisione A (ESP, GER, NED e ITA), passo alla seconda tappa.

2) Qualificazioni – Fase a Gruppi

Per evitare complicazioni e lungaggini, riprendo i 9 reali gruppi di qualificazione anche se la struttura predisposta è diversa. In primo luogo, le fasce di merito per il sorteggio tengono conto non del coefficiente UEFA bensì dell’esito della UNL, forse per evitare che due o più nazionali si affrontino nello stesso gruppo sia di UNL sia eliminatorio (ragion per cui ho proceduto all’inversione succitata, poiché ITA e CRO appartengono entrambe al Gruppo H). Tuttavia, ciò ha pochissima influenza, avendo ipotizzato gli esiti della UNL proprio in accordo al ranking UEFA, per cui l’unica reale divergenza si avrebbe se le retrocesse (le ultime classificate dei 12 Gruppi di Divisione A, B e C) fossero sostituite in graduatoria dalle promosse (le prime dei 12 Gruppi di Divisione B, C e D), ma ciò non è ancora noto e quindi non l’adotto.

In secondo luogo, anche la FRA, organizzatrice di Euro 2016 e quindi esentata, deve giocare le eliminatorie, poiché Euro2020 è “itinerante” con fase finale ospitata in 13 campi diversi in rappresentanza di altrettante federazioni, nessuna delle quali ammessavi di diritto. A venirmi in aiuto, vi è un’altra novità di Euro2016, le “amichevoli centralizzate”: infatti, nel Gruppo I, l’unico a 5 squadre, quella che di volta in volta osservava il turno di riposo, in realtà affrontava la FRA, per cui recupero questi risultati come vere e proprie partite di qualificazione, per quanto disputate in ambito “non competitivo” .Vi è così l’inconveniente di un Gruppo I con due squadre di seconda fascia (FRA e DEN) e nessuna di sesta, ma soprassiedo tranquillamente. Le 10 gare “integrative” sono le seguenti:
SRB-FRA 1-1 e 1-2
FRA-POR 2-1 e 1-0
ARM-FRA 0-3 e 0-4
FRA-ALB 1-1 e 0-1
FRA-DEN 2-0 e 2-1

e la classifica del Gruppo I cambia come segue:


Beffardamente, il POR, pur avendo perso le 2 gare contro la FRA, comunque riesce a restare sopra l’ALB, nonostante questa abbia strappato 4 punti ai transalpini. Oltre alla classifica del Gruppo I, i 10 risultati “extra” mutano i coefficienti di federazione in questo modo (fra parentesi i cambi di posizione nel ranking):
POR da 35.138 a 32.968 (da 4° a 8°)
FRA da 33.599 a 33.600 (da 8ª a 7ª)
DEN da 27.140 a 25.865 (da 21ª a 25ª)
ALB da 23.216 a 23.411 (da 31ª a 30ª)
SRB da 22.127 a 21.831 (sempre 34ª)
ARM da 19.476 a 19.181 (da 37ª a 39ª).
Si può verificare come le variazioni “assolute” (coefficiente) abbiano peso diverso rispetto alle “relative” (posizione) pur andando (quasi) nella medesima direzione: la FRA guadagna un punto salendo di una posizione, mentre la SRB e l’ARM ne perdono circa 300 a testa, ma la prima resta ancorata al 34° posto mentre la seconda scivola due piazzamenti più sotto; notevole, infine, il crollo del POR sotto entrambi i punti di vista.

In terzo luogo, i gruppi per Euro2020 sono non 9 bensì 10, con qualificazione per le prime due classificate; per ottenere ugualmente le 20 nazionali così ammesse alla fase finale, devo ripescare le due migliori terze, stavolta senza stralcio di alcun risultato, essendo tutti da 6 squadre. Qui sotto il responso: ogni nazionale è seguita dal girone di appartenenza, i punti conseguiti, le gare giocate e la differenza reti.


Le due migliori terze sono UKR e NOR, nella realtà entrambe impegnate negli spareggi (positivamente la prima, negativamente la seconda); curiosamente la TUR, capoclassifica al netto delle gare contro la sesta, scivola proprio in sesta posizione.



3) Spareggi

Gli ultimi 4 biglietti sono assegnati tramite spareggi, articolati in modo tale che ogni Divisione di UNL qualifichi così una sua nazionale alla fase finale. In linea di principio, sono disputati dalle 4 vincitrici dei Gruppi e articolati in semifinali e finale in gara unica in casa di una delle due contendenti, scelta nella migliore delle due per le prime, e tramite sorteggio per la seconda, con accoppiamenti decisi a tavolino sempre per tabellone tennistico (non per mia ipotesi ma per specifica previsione regolamentare). Qualora una delle prime si fosse qualificata via gironi eliminatori, è sostituita dalla meglio piazzata della medesima Divisione ovvero, in caso di necessità, dell’immediatamente inferiore. Pertanto, seguendo la mia ipotesi semplificatrice, gli spareggi vedranno gli accoppiamenti in base ai risultati in UNL (cioè al ranking UEFA usato per comporne i gironi), e vi prevale chi ha il coefficiente maggiore aggiornato al termine dei gruppi eliminatori di Euro 2016 (ricordato fra parentesi nella griglia dedicata).

Riporto qui sotto nuovamente l’esito della UNL ma evidenziando in rosso le nazionali già qualificate.


Vediamo lo sviluppo di questa fase, procedendo a ritroso dalla D alla A. La D vede una sola nazionale già ammessa alla fase finale, la NIR. Poiché aveva vinto il Gruppo 1, è necessario sostituirla, e qui nascono i primi problemi interpretativi: le subentra CYP, la seconda del medesimo Gruppo 1, ovvero la MKD, la migliore seconda dell’intera Divisione? Ritengo sia preferibile la seconda lettura, anche per poter procedere adeguatamente agli abbinamenti prefissati, per cui agli spareggi accedono ALB, LTU, MDA e MKD.

Nella Divisione C vi è il curioso destino di WAL e ISL, qualificate alla fase finale di Euro 2016 ma retrocesse in UNL; gli spareggi qui creano pochi problemi con i sostituti, poiché tutte le prime sono rimpiazzate da tutte le seconde: MNE, ARM, SCO e FIN.

Uno dei motivi per cui credo che le sostitute delle (prime) già qualificate siano da cercare avendo occhio all’intera Divisione e non al singolo Gruppo, è quanto accade nel 4 della B, dove tutte le nazionali (BEL, CZE e NOR) hanno già conquistato la fase finale e non avrebbe senso “tornare” nella C a pescare il rimpiazzo, avendo 8 squadre al momento eliminate a disposizione sempre nella stessa B. Gli spareggi sono così disputati da SWE e DEN, di diritto, e HUN e IRL, quale subentrate (bizzarramente, tutt’e 4 scese in campo anche nei reali).
Infine, la Divisione A presenta l’unico caso in cui si devono integrare le spareggianti ricorrendo all’inferiore, non avendo solo in 3 – NED, GRE e BIH –staccato il biglietto per la fase finale .A completare il quadro, a mio parere per ragioni di equità, è così chiamata la SRB dalla B:infatti, se apparentemente il posto sarebbe di competenza della SWE, questa si troverebbe svantaggiata dal dover affrontare avversari più forti (sulla carta) negli spareggi a causa…dell’essere la migliore della sua divisione! Per quanto il dettaglio (nuovamente) non sia ancora stato affrontato dall’UEFA, in buona sostanza reputo che le integrazioni tocchino le squadre di Divisione inferiore diverse dalle già qualificate e dalle impegnate negli spareggi di competenza (ed è per tale motivo che sono partito dal basso verso l’alto).

La griglia completa degli spareggi, con i relativi esiti, è qui sotto riportata.


Alla resa dei conti, se ALB e SWE si “riappropriano” di quanto guadagnato sul campo nella realtà (la prima direttamente, la seconda sempre via spareggio), NED e SCO si avvantaggiano della formula diversa, come già in precedenza la NOR, a tutto danno di TUR, HUN e IRL, con le tre “deluse” accomunate dall’aver disputato la Divisione B.

4) Fase finale

Come ricordato, Euro2020 è “itinerante”, ospitato da 13 città divise in 3 pacchetti (fra parentesi la federazione di appartenenza, con cui sarà ricordata da qui in poi):
Pacchetto A (semifinali e finale): Londra (ENG)
Pacchetto B1 (3 gare di girone e un quarto di finale): Monaco di Baviera (GER), Baku (AZE), San Pietroburgo (RUS), Roma (ITA)
Pacchetto B2 (3 gare di girone e un ottavo di finale): Copenaghen (DEN), Bucarest (ROU), Amsterdam (NED), Dublino (IRL), Bilbao (ESP), Budapest (HUN), Bruxelles (BEL), Glasgow (SCO).

Al momento l’UEFA ha precisato che:
a) ogni gruppo della fase finale è ospitato da due nazionali dei pacchetti B, accoppiate a tavolino per vicinanza geografica (l’indicazione di massima è una distanza percorribile entro due ore d’aereo);
b) le organizzatrici non godono di alcun privilegio in fase di sorteggio dei gruppi, imperniato sulle consuete fasce di merito;
c) a ogni nazionale di pacchetto B presente è garantita solamente la disputa in casa di due gare di gruppo.

Questi pochi dettagli forniscono indirettamente altre informazioni. Prima di tutto, le coppie di organizzatori sono composte da due nazionali di fascia diversa, per poter finire nel medesimo girone. Poi, è presumibile che le squadre del pacchetto B vogliano giocare in casa i 3 incontri di gruppo e l’ottavo ovvero il quarto organizzati, ma la lettera c) limita tale desiderio. Per le gare di girone il motivo è intuibile: fossero presenti entrambe le organizzatrici, è impossibile che tutt’e due ospitino il confronto diretto. Se la scelta debba cadere sulla squadra di fascia ovvero di pacchetto migliore, non è dato sapere.

Viceversa, è teoricamente possibile far giocare in casa l’ottavo di finale anche nell’ipotesi estrema di tutt’e 8 le nazionali di pacchetto B2 lì qualificate, a patto che a gironi ultimati siano definite non solo le sedi ma anche le sfide. Non essendovi tale assicurazione, la logica conseguenza è che il tabellone dell’eliminazione diretta è definito a priori (e qui riprendo quello di Euro2016), il che comporta il venir meno anche della certezza assoluta di far disputare in campo amico il quarto di finale alle nazionali di pacchetto B1, pur potendo sul punto “limitare ancora i danni”.

Mettendo a frutto tutto ciò, presento le 4 fasce composte in base al coefficiente (non credo, infatti, si usi qui l’esito dell’UNL, le cui gare non dovrebbero nemmeno rientrare nel suo calcolo) in cui sono divise le 24 finaliste, evidenziando in celeste quella del pacchetto A, in verde quelle del B1 e in rosso quelle del B2 (fra parentesi la posizione nel ranking).


L’unica testa di serie d’ufficio dovrebbe essere la detentrice ESP, comunque già di suo con il secondo coefficiente. Essendo assenti 4 ospitanti –AZE di pacchetto B1 e DEN, IRL e HUN di B2 – si possono limitare a 2 i gruppi con doppio organizzatore presente e, destreggiandomi coi vari requisiti, le 6 coppie sono le seguenti: ITA-ROU, NED-SCO, GER-DEN, ESP-HUN, BEL-IRL e RUS-AZE.


La simulazione del sorteggio è qui sotto riportata: a fianco di ogni nazionale vi è l’ordine di estrazione dalla rispettiva fascia in ordine di coefficiente, sempre mutuandolo dal reale (ponendo come prima estratta dalle teste di serie la squadra col peggior coefficiente a sostituzione della FRA inserita a tavolino nel Gruppo A), mentre sotto ogni Gruppo vi è la coppia di ospitanti.


La riproposizione pedissequa del sorteggio vorrebbe il Gruppo A composto da tutte le prime estratte e, tagliando subito alla fine, l’F con tutte le ultime. Tuttavia vi sono alcune “deviazioni obbligatorie”:
1) chiaramente, ogni coppia con entrambe le ospitanti presenti deve finire nel medesimo gruppo, ed estraendo dalla prima fascia NED e ITA si è anche fissato il girone di, rispettivamente, SCO e ROU;
2) accanto alle due “legali” succitate, vi è una terza coppia “di fatto”: anche ENG e RUS devono finire nel medesimo gruppo, poiché la prima è l’unica testa di serie a non ospitare gare di girone, e la seconda appartiene alla sola coppia priva di squadre di prima fascia;
3) estratta la GER nel Gruppo C, l’ITA, unica altra testa di serie di pacchetto B1, non doveva finire nell’E, poiché il tabellone dell’eliminazione diretta vede in un quarto finale contrapporsi le vincenti di C ed E (ovvero chi le elimina negli ottavi).
La simulazione termina col tabellone dell’eliminazione diretta, completato fissandone le sedi (fra parentesi, sotto ogni confronto). Ferma restando ENG per semifinali e finali, per ottavi e quarti l’operazione è compiuta ipotizzando che le 6 teste di serie vincano il proprio girone e che SCO, RUS e ROU giungano seconde; in tal modo è garantito a tutte le nazionali di pacchetto B presenti di giocare il proprio ottavo e il proprio quarto in casa. Tuttavia, credo verosimile che il quadro sia modificato ovvero disegnato in toto ultimati i gironi, al fine di mantenere tale obiettivo nei limiti consentiti dagli incroci prefissati.








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