venerdì 25 marzo 2016

GLI OTTAVI DI FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE COME LI VUOLE RUMMENIGGE





Rado il Figo ci spiega come cambierebbero gli accoppiamenti degli ottavi di finale se fossero ascoltati i "lamenti" di Rummenigge dopo Bayern Monaco-Juventus.




All’indomani dell’ottavo di finale Bayern-Juventus si sono registrate le lamentele di Rummenigge, dirigente dei bavaresi, verso la formula della fase a eliminazione diretta della Champions League (CL) attualmente in vigore, così sintetizzabili: terminati i gironi, la CL deve mantenere le teste di serie per impedire che un sorteggio legato esclusivamente al caso crei accoppiamenti in cui si affrontano da una parte la finalista e la semifinalista della scorsa edizione (per l’appunto, tedeschi e bianconeri), e dall’altra realtà di secondo o terzo piano, come Wolfsburg-Gent, in sfide letteralmente sonnacchiose.

Un’analisi delle parole del popolare Kalle, sia come riportate (veramente incredibili certi titoli italiani assolutamente fuorvianti al solo scopo di attrarre attenzione e polemiche) sia nella loro versione (presumibilmente) originale, necessita una preventiva limatura delle imperfezioni presenti. In primo luogo, non è assolutamente vero che negli ottavi di CL non vi siano le teste di serie, pur essendo l’ultimo turno il cui sorteggio le prevede e l’unico in cui non sono scelte come in (quasi) tutti gli altri che lo precedono. Infatti, se dal 1° preliminare fino ai gironi ci si affida al coefficiente di squadra (2010/15 per la corrente edizione), negli ottavi fa testo il piazzamento ottenuto nel proprio gruppo, per cui una prima classificata affronta sempre una seconda (di altro gruppo e federazione). Le eccezioni toccano il 2° e il 3° preliminare, dove le squadre provenienti dal turno precedente usano il coefficiente dell’avversario, se superiore al proprio, e gli stessi gironi, dove le teste di serie sono il detentore e i campioni nazionali delle prime 7 federazioni nel ranking (2009/14 per l’edizione in corso), ovvero 8, se il detentore vi è compreso.

Al netto delle citate eccezioni, effettivamente il sorteggio degli ottavi di finale è un vero punto di rottura dell’impianto adottato fino a quel punto, e già nel passato si erano levate proteste e richieste di modifiche, fra cui la proposta di Galliani di usare il coefficiente di squadra anche in questo contesto.

Rummenigge avrebbe quindi ripreso l’idea dell’ad milanista, dandole maggior peso alla luce dei recentissimi esempi? In realtà il “desiderata” del tedesco è ben diverso: abolire del tutto il sorteggio e compilare a tavolino un tabellone stile tennistico con accoppiamenti prefissati dagli ottavi alla finale.

Prima di dare corpo all’ipotizzato tabellone, esamino gli ottavi ottenuti col corrente metodo; per esigenze di miglior impatto espositivo, da qui in avanti, gli abbinamenti proposti vedono sempre la squadra migliore (a prescindere dal criterio usato) come prima nominata.

Rummenigge ha ragione nel definirli “squilibrati”? Per rispondere, è necessario stabilire come pesare ogni sfida; a tal scopo userò la stessa unità di misura per due parametri:
- l’unità di misura è il coefficiente di squadra, che rappresenta il valore (tecnico) del club;
- il primo parametro è il valore della sfida, dato dalla somma dei coefficienti delle due squadre impegnate;
- infine, il secondo parametro è l’equilibrio della sfida, dato dalla differenza (in termini assoluti) dei due coefficienti.

Pur avendo usato i medesimi concetti di “valore” ed “equilibrio”, essi possono avere portata diversa a seconda del contesto. Andando con ordine, una squadra o una sfida hanno “valore” maggiore tanto più alto è, rispettivamente, il coefficiente o la somma dei due coefficienti, mentre una sfida è tanto più equilibrata quanto minore è lo scarto fra i due coefficienti. È possibile così avere una sfida di poco valore ma equilibrata, quando si affrontano club con coefficienti bassi ma vicini, come una di grande valore ma squilibrata, quando una gara è “bella” solo perché vi è coinvolta la squadra migliore.



Per dare un’idea delle grandezze in campo, lo specchietto qui sotto riporta le 4 sfide estreme (di maggiore e minor valore, e la più e la meno equilibrata) ricavabili dalle 16 formazioni in lizza.

Legenda. O: ottavo di finale; V: valore; E: equilibrio.

Degli ottavi “equilibrati” devono avere, nel limite del possibile, 8 sfide di valore vicino, e non (con apparente paradosso) di equilibrio altrettanto similare. Infatti, l’equilibrio di un turno si raggiunge distribuendo al meglio le squadre di uguale valore nelle 8 sfide, e non accoppiando squadre del medesimo peso, altrimenti si cadrebbe in quello che Rummenigge vuole evitare, perché così avremo le 8 sfide (complessivamente) più equilibrate ma con valori diversissimi fra loro; si guardi, per esempio, proprio le prime due gare dello specchietto soprastante.

In termini di “valore” ed “equilibrio” come sono stati gli ottavi della CL 2015/16? Qui sotto riporto la tabella valutativa.

Legenda. O: ottavo di finale; V: valore; E: equilibrio.

È evidente la spaccatura fra i primi e gli ultimi 3 ottavi in termini di valore (assolutamente “fuori registro” Wolfsburg-Gent), ancor più accentuata nel verificare che pure i due 2 “centrali” superano 200 punti di coefficiente totale. E fra i confronti “ad alta quota” si ritrova proprio Bayern-Juventus, col primato spettante a Barcellona-Arsenal, mentre la “missione impossibile” era della Roma contro il Real, non per nulla quella persa più nettamente.

Compilando a bocce ferme il tabellone, le cose migliorano? In effetti, il disequilibrio riscontrato negli ottavi reali potrebbe dipendere semplicemente da una distribuzione “anomala”, per un verso o per l’altro, delle forze in gioco da rendere impossibile ottenere un risultato ottimale.

Uno dei punti lasciati in sospeso da Rummenigge, e non di secondaria importanza, è però la definizione di “teste di serie”. Nonostante la sua puntualizzazione sul piazzamento della scorsa edizione di Bayern e Juventus, dubito che intenda far valere questo come criterio di scelta, non fosse altro per i numerosi problemi che creerebbe la sua adozione: infatti, basterebbe aver saltato la CL 2014/15 (come capitato a Dynamo Kiev, PSV, Wolfsburg e Gent) per essere automaticamente superati da chiunque l’abbia disputata, magari non arrivando nemmeno ai gironi.



Scartata quest’ipotesi, si può adottare il principio applicato per i gironi, e più sopra ricordato: fortunatamente, tutte le squadre dell’Urna 1 sono presenti, per cui non mi pongo il problema di doverle eventualmente sostituire. Il tabellone così disegnato è il seguente:




Di seguito la tabella valutativa dei nuovi ottavi di finale.

Legenda. O: ottavo di finale; V: valore; E: equilibrio.

Lo scarto fra il migliore (Real-PSV) e il peggiore ottavo (Juventus-Dynamo Kiev) si riduce a circa 70 punti, ben lontani dai precedenti 230; inoltre i valori sono molto più concentrati, tanto che solo gli ultimi tre si discostano in modo sensibile. Inevitabilmente, l’equilibrio raggiunge picchi più accentuati, con sfide quasi alla pari (Arsenal-PSG) e altre praticamente a una squadra sola in campo (Barça-Gent). Importante poi notare come nessuno degli ottavi “a tavolino” abbia una corrispondenza nei reali.

Si può analizzare il prosieguo del torneo, ipotizzando che ogni sfida sia sempre vinta dal club col coefficiente maggiore. La tabella valutativa complessiva è la seguente:

Legenda. O: ottavi di finale; Q: quarti di finale; S: semifinali; F: finale.

I quarti di finale sono abbastanza mal distribuiti: se gli ultimi due sono sostanzialmente alla pari (come dovrebbe essere), i primi due si differenziano per circa 125 punti, ben superiore allo scarto degli ottavi, mentre in semifinale si rientra nell’equilibrio voluto.

Pur marcando un miglioramento rispetto al meccanismo in vigore, un tabellone così strutturato ha un problema congenito direttamente derivante dalla scelta delle teste di serie dei gironi. Infatti, se queste passassero tutte il turno, come avvenuto, è abbastanza credibile che l’ottavo fra il campione nazionale dell’ottava federazione (chiunque sia) e la squadra col più alto coefficiente non presente nell’Urna 1 sia vinto da quest’ultima, la quale andrà (verosimilmente) a fronteggiare il detentore già nei quarti. In poche parole, questo meccanismo, pur “equo” sulla carta, sul campo rischia concretamente di rivelarsi penalizzante proprio verso chi la stagione precedente ha sollevato la coppa: nella simulazione, infatti, il “quarto incriminato” vedrebbe contrapposti Barcellona e Real Madrid, i due club col coefficiente maggiore, un’autentica “finale anticipata”. E le cose si accentuerebbero ancor di più se a sostituire le teste di serie non giunte agli ottavi, non si seguisse l’ordine delle Urne ma fossero chiamati i campioni nazionali prima lì esclusi.

Per evitare questo concreto inconveniente, si può tornare alla proposta di Galliani, cioè disegnare il tabellone prendendo in considerazione puramente e semplicemente il coefficiente di squadra, ottenendo quanto segue:


Curiosamente, due ottavi “sopravvivono” al cambio di metodo: Bayern-Roma e Benfica-Manchester City. Di seguito la tabella valutativa.

Legenda. O: ottavo di finale; V: valore; E: equilibrio.

Come ampiamente attendibile, i valori delle sfide si concentrano in un raggio di soli 20 punti, e le cose migliorano nell’ipotetico prosieguo del torneo, come illustrato qui sotto:

Legenda. O: ottavi di finale; Q: quarti di finale; S: semifinali; F: finale.

La sola visione dello specchietto dice più di ulteriori commenti: nella prospettiva di avere la fase a eliminazione diretta di CL più equilibrata possibile, nonché quelle a presentare le sfide di maggior valore, la soluzione migliore è proprio quella di disegnare un tabellone facendo valere i coefficienti di club.

Tuttavia, anche questa soluzione lascia un paio di punti in sospeso, e qui effettivamente non sviluppati:
1) le regole attuali vietano che negli ottavi si possano incontrare squadre provenienti dal medesimo girone e dalla stessa federazione. In entrambe le simulazioni, detti vincoli sono stati rispettati ma esclusivamente per puro caso. Ora, con un tabellone a tavolino si vorrà mantenerli e, nel caso, come si dovranno cambiare gli accoppiamenti per raggiungere tale scopo?


2) qualcuno ha chiesto che i sorteggi di quarti e semifinali non fossero più liberi introducendovi dei meccanismi tali da far incontrare due squadre provenienti dallo stesso girone esclusivamente in finale, senza avere delle “rivincite” già nei quarti o in semifinale. Ancora una volta, nessuno dei due tabelloni proposti garantisce un tale risultato, possibile solo creando degli accoppiamenti stile Coppa del Mondo che però… rientrano nella logica di contrapporre una prima a una seconda negli ottavi, e quindi “ritornando” al lamento iniziale di Rummenigge.




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