lunedì 12 ottobre 2015

LE QUALIFICAZIONI SUDAMERICANE A RUSSIA 2018: PRONOSTICI USANDO LA STORIA




Rado Il Figo ci accompagnerà nel tempo attraverso le qualificazioni sudamericane ai mondiali di Russia 2018 con una serie di pronostici basati sui risultati storici.



Presentazione


La scorsa settimana è cominciata la fase di qualificazione sudamericana alla Coppa del Mondo Russia 2018: una lunga avventura che occuperà pienamente la corrente stagione e metà della prossima con la disputa di 90 gare complessive a eleggere le 4 nazionali ammesse direttamente alla fase finale e la quinta chiamata a contendersi il biglietto iridato nello spareggio intercontinentale contro la migliore rappresentante OFC.

Infatti, come tradizione inaugurata per Francia 1998, ci si affida nuovamente al girone unico all’italiana, formula lunghissima ma evidentemente ben accetta tanto da essere, per l’appunto, stata ininterrottamente riproposta fin qui e, da Corea/Giappone 2002 a Brasile 2014, adottando pure il medesimo calendario. Un punto, questo, su cui membri CONMEBOL si spaccarono (quasi) a metà per l’ultimo torneo: da una parte, chi voleva replicare per la quarta volta consecutiva l’uguale ordine di partite, dall’altra chi spingeva per cambiarlo. 



Prevalse la prima fazione ma per Russia 2018 si è deciso di affidarsi a un sorteggio leggermente pilotato: dapprima si è compilato un calendario dove in luogo delle squadre vi erano solo numeri, cui sono stati poi abbinati i nomi delle nazionali tramite estrazione dall’urna. Tuttavia, ad Argentina e Brasile sono stati assegnati a tavolino, rispettivamente, il 4 e il 5, in modo che nessuno sia costretto ad affrontare in una giornata dispari la prima e nella pari successiva il secondo, o viceversa.

L’omogeneità della struttura delle 5 ultime fasi eliminatorie sudamericane è stata intaccata in piccoli aspetti, concentrati di fatto solo nella più datata: per Francia 1998, infatti, oltre al già citato calendario diverso, scesero in campo solo 9 contendenti (così come per Brasile 2014) e non era prevista una seconda chance per la quinta classificata, irrimediabilmente eliminata. Le due edizioni “monche” sono accomunate dal nome dell’assente: il Brasile, qualificato direttamente alla fase finale sia nel 1998 (da detentore) sia nel 2014 (da organizzatore).

Detti lievi scostamenti sono di tale esigua entità da non inficiare la possibilità di proporre una simulazione dell’esito del girone unico di qualificazione mondiale CONMEBOL basata su quanto accaduto da quand’è stato inaugurato. Se si vuole: dei pronostici accompagnati da una breve storia dei precedenti dei confronti di volta in volta interessati.


Simulazione

Regole molto semplici: per ogni gara della giornata, è proposto un risultato atteso secco. L’esito (1, X o 2) è il più frequente nei 5 precedenti (3 ove coinvolto il Brasile), e in caso di parità prevale quello uscito più recentemente; il computo delle reti è la media di quelle realizzate dalle due squadre nei soli precedenti con l’esito prescelto.

1ª giornata

Qui recito il mea culpa per il ritardo: pronostici a gare concluse non hanno invero molto senso, ma li propongo ugualmente sia per completezza sia quali esempi della metodologia di lavoro.

Colombia-Perú 3-0

I Cafeteros hanno poi confermato sul campo la vittoria attesa, pur “limitandosi” al 2-0, tuttavia la storia del confronto ha visto un’incredibile inversione di tendenza: alle 2 iniziali vittorie per 0-1 degli ospiti, sono poi seguiti 3 (ora 4) successi interni, con l’apice del 5-0 per l’edizione 2006.

Cile-Brasile 0-3

Qui vi sarebbe da strapparsi i capelli dalla testa per il clamoroso tonfo della previsione (la Roja ha vinto 2-0), ma in realtà era la partita del turno dall’esito più incerto. Infatti, si è cominciato per il 2002 con un 3-0 cileno, si è passati per il 2006 con un pari per 1-1, e si è finiti per il 2010 con i brasiliani a restituire lo 0-3 iniziale ai padroni di casa (ed essendo il precedente più recente, ha finito per prevalere).

Argentina-Ecuador 2-0

Al contrario, il rovescio interno albiceleste per 0-2 è stato veramente una sorpresa: solo per il 2010 el Tri era riuscito a evitare la sconfitta, altrimenti di prassi (col culmine del 4-0 per il 2014), strappando un 1-1.

Venezuela-Paraguay 0-2

Si ritorna in carreggiata, pur con un pronostico più generoso per l’Albirroja (fermatasi alla vittoria di misura nella realtà), ma la storia era abbastanza chiara: 3 vittorie esterne contrapposte a 1 solo successo interno, anche se nell’ultimo precedente era uscito un inedito pari per 1-1.

Bolivia-Uruguay 1-1

Con il calendario fisso, la gara andava in scena sì alla prima giornata, ma di ritorno, e la Verde aveva sempre fatto prevalere il rango di anfitrione (o se si vuole, il peso dell’altura): 3 pari e 2 vittorie recitavano gli annali (con tanto di 4-1 nell’ultima uscita), sovvertiti dallo 0-2 del campo, secondo esito “fuori dai canoni” del turno.

2ª giornata

Si comincia ora a “fare sul serio” con veri pronostici ex-ante.

Paraguay-Argentina 2-4

Il risultato secco atteso tradisce la storia di una partita aperta a ogni conclusione: all’unico pareggio 2-2 per il 2002, succedono due vittorie di misura dell’Albirroja, per una serie di precedenti aperta e chiusa da altrettante affermazioni argentine, la prima sempre ai minimi termini (1-2) ma con l’ultima, un pesante 2-5, decisiva per la formulazione del pronostico preciso. Più cautamente, gara da 1 o 2.

Brasile-Venezuela 3-0

Il testa-coda fra la formazione tradizionalmente più forte contro la tradizionalmente più debole del continente, non per nulla era posto nel calendario fisso all’ultima giornata. Insomma, se niente niente il Brasile avesse avuto problemi per la qualificazione, quale migliore aiuto il fornirgli in casa l’avversario più malleabile, il materasso per antonomasia nei confini CONMEBOL? In effetti, il 3-0 pronosticato rispecchia l’esatto responso delle prime due uscite (2002 e 2006) ma la Vinotinto ha nel frattempo compiuto passi da gigante, e lo dimostra lo 0-0 strappato per il 2010, nel precedente più recente, un (letteralmente) nulla di fatto che ancor oggi fischia nelle orecchie di Dunga, malcapitato CT dell’epoca.

Ecuador-Bolivia 2-1

Primo dei rarissimi pronostici “scontati”, cioè quelle gare che hanno conosciuto un solo esito finora. E, infatti, mai la vittoria è sfuggita all’Ecuador, passando dal più equilibrato 3-2 per il 2006 al più rotondo 3-1 per il 2010. Se vogliamo, la cosa è invero strana, giacché è la partita fra le due nazionali che puntano tutto sull’effetto altura in casa: insomma, se proprio vi è una squadra in trasferta che meno di tutte dovrebbe risentire del clima di Quito e dintorni, dovrebbe essere proprio la Verde, al contrario regolarmente tornata a La Paz con le pive nel sacco.

Perú-Cile 2-1

Come per Bolivia-Uruguay, anche per Perú-Cile si rispetta la giornata del calendario fisso invertendone il turno, poiché era fissata quale seconda di ritorno. A prima vista, potrebbe apparire un risultato secco un po’ anomalo, considerato le difficoltà ormai trentennali del Perú, abbinate a un movimento cileno in lenta ma costante crescita. Tuttavia la storia dice 4 vittorie degli Inca contrapposte a un solo successo cileno, l’1-3 uscito per il 2010.

Uruguay-Colombia 3-1

I precedenti, specie più recenti, lasciano poche speranze ai colombiani: a Montevideo hanno aperto con due pareggi per 1-1 ma hanno chiuso con tre rovesci consecutivi (nell’ordine 3-2, 3-1 e 2-0). Insomma, partita da 1 o X con tendenza verso l’affermazione della Celeste.


Classifiche virtuali

A chiusura dei pronostici, sono esposte due classifiche. Per facilitare la lettura, entrambe sono divise in tre righe: nella prima, in grassetto, sono poste le prime 4 squadre, quelle che avrebbe conquistato l’accesso diretto a Russia 2018 se le qualificazioni terminassero in quell’istante; nella seconda, sottolineata, è evidenziata la quinta, costretta allo spareggio interconfederale; infine, nella terza, in caratteri normali, le 5 nazionali al momento eliminate. Quando una formazione matematicamente non può più cambiare riga, sarà scritta in corsivo.
La prima classifica virtuale si poggia sui risultati del pronostico secco (fra parentesi la differenza reti) e sarà così identificata.

Brasile 6 (+6); Argentina 6 (+4); Uruguay 4 (+4); Colombia 3 (+1);

Paraguay 3 (0);

Ecuador 3 (-1); Perú 3 (-2); Bolivia 1 (-1); Cile 0 (-4); Venezuela 0 (-5).

La seconda assegna i punti in proporzione all’esito dei precedenti, e sarà denominata “statistica”. P.es.:se una squadra ha ottenuto 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, le sono attribuiti 1,60 punti (= 3 x 40% + 1 x 40% + 0 x 20%).

Argentina 4,00; Brasile 3,67; Perú 3,60; Paraguay 3,40;

Ecuador 3,20;

Uruguay 3,07; Colombia 2,47; Cile 1,93; Bolivia 1,80; Venezuela 1,13.


All’inizio di ogni giornata, saranno analizzate le principali differenze fra la classifica “in entrata” e le due virtuali.




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