lunedì 20 aprile 2015

CAMPIONI DI COPPA COPPE E PERDENTI IN PATRIA

Dopo aver dato uno sguardo nei mesi scorsi ai peggiori piazzamenti in campionato delle squadre che nella stessa stagione hanno vinto la Champions League (http://mds78.blogspot.it/2014/12/campioni-deuropa-e-perdenti-in-patria.htmle l’Europa League/Coppa Uefa (http://mds78.blogspot.it/2015/03/campioni-deuropa-league-e-perdenti-in.html), facciamo oggi la stessa cosa con i team vincitori della terza coppa continentale andata in pensione alla fine del secolo scorso, ovvero la Coppa delle Coppe.



2° POSTO EX-AEQUO: 9° IN CAMPIONATO – WEST HAM 1964/65

Negli anni ’60 il West Ham non era certo la squadra più forte di Inghilterra (in quel decennio oscillò fra l’ottavo e il diciassettesimo posto in Premier League), ma aveva fra le sue fila dei giovani giocatori che erano sul punto di fare la storia del calcio inglese e che avrebbero conquistato da protagonisti la prima e unica Coppa del Mondo vinta dai sudditi della Regina in casa nel 1966. Tre ragazzi in particolare erano le punte di diamante del West Ham nel 1964/65: il difensore Bobby Moore, 24 anni e già capitano della nazionale, il centrocampista Martin Peters, 22 anni e l’attaccante Geoff Hurst, 24 anni. Peters e Hurst segneranno l’anno dopo tutti e quattro i gol che permetteranno all’Inghilterra di battere la Germania 4-2 ai supplementari nella finale mondiale: una rete (il 2-1) segnata dal centrocampista, tripletta invece per Hurst compreso il più celebre gol-non gol della storia che portò gli inglesi in vantaggio per 3-2 nei supplementari. Negli altri ruoli il West Ham non aveva campioni assoluti che gli permettessero di lottare per lo scudetto, ma si tolse qualche bella soddisfazione in coppa e casualmente sempre a Wembley, uno stadio che è nel cuore di tutti gli inglesi ma sicuramente lo è entrato ancor di più al trio citato in precedenza…



Il West Ham si qualifica alla Coppa delle Coppe vincendo l’anno precedente la prima FA Cup (Coppa d’Inghilterra) della sua storia: dopo aver eliminato il Manchester United in semifinale ha la fortuna di affrontare in finale una squadra di seconda divisione, il Preston North End. La partita però non è una passeggiata: due volte in svantaggio, il West Ham rimonta e chiude la partita 3-2 con un gol al 90’ di Ronnie Boyce. Nel 1964/65, mentre in Premier League la squadra tiene un andamento mediocre (19 vittorie, 4 pareggi, 19 sconfitte, 82 gol fatti ma ben 71 subiti), in Coppa delle Coppe fatica forse un po’ più del previsto anche con avversarie inferiori ma supera turno su turno: nei sedicesimi batte i belgi del Gent (1-0 in trasferta, 1-1 in casa), negli ottavi i cecoslovacchi dello Sparta Praga (2-0 in casa, 1-2 fuori), nei quarti gli svizzeri del Losanna (2-1 fuori, 4-3 in casa) e in semifinale gli spagnoli del Real Saragozza (2-1 in casa, 1-1 in Spagna). Nella finale, giocata appunto a Wembley in Inghilterra, la squadra guidata da Ron Greenwood si impone per 2-0 con doppietta del centrocampista Alan Sealey, sposatosi una settimana prima e in rete solo tre volte nel resto della stagione…

2° POSTO EX-AEQUO: 9° IN CAMPIONATO – WERDER BREMA 1991/92

Se il West Ham era una squadra da metà classifica quando ha vinto la Coppa Coppe, stessa cosa non si può dire per il Werder Brema che nel 1992 ha ottenuto il suo peggior piazzamento in Bundesliga nel periodo di tempo compreso fra il 1981/82 e il 1997/98. Come a volte capita però, non avere troppi obiettivi in campionato aiuta nella marcia europea e così è stato per i tedeschi guidati da Otto Rehhagel.



In Bundesliga, il Werder Brema ha equamente diviso vittorie e sconfitte (11) chiudendo con una differenza reti di –1 (44 gol fatti, 45 subiti). In Coppa delle Coppe il cammino è stato molto più convincente: nei sedicesimi undici reti in due partite ai rumeni del Bacau (6-0 in trasferta e 5-0 in casa), negli ottavi doppia vittoria con gli ungheresi del Ferencvaros (3-2 in casa, 1-0 in trasferta), nei quarti eliminati i turchi del Galatasaray (2-1 in casa, 0-0 in trasferta) e in semifinale i belgi del Bruges (sconfitta 1-0 in Belgio, vittoria 2-0 a Brema). Nella finale, disputata a Lisbona, i tedeschi si ritrovano di fronte il Monaco che schiera titolari Weah e l’ex juventino Rui Barros, portando in panchina un giovanissimo Thuram. Il Werder Brema si impone con un secco 2-0 grazie alle reti delle due punte, il tedesco Klaus Allofs e il neozelandese Wynton Rufer, che verrà eletto qualche anno dopo calciatore oceaniano del secolo e già famoso dieci anni prima per aver partecipato diciannovenne da titolare ai primi mondiali di calcio mai disputati dalla Nuova Zelanda, quelli del 1982.

1° POSTO: 10° IN CAMPIONATO – MANCHESTER CITY 1969/70

La squadra che rimarrà nella storia per aver vinto la Coppa delle Coppe avendo fatto peggio di tutte le altre vincitrici in campionato è ancora una inglese ovvero il Manchester City, al suo primo grande successo internazionale. Dopo aver vinto la Premier League due anni prima e aver chiuso con un deludente tredicesimo posto il 1968/69, il City ha una discreta partenza in campionato ma a metà stagione il meccanismo si inceppa e la squadra di Joe Mercer conquista solo 3 vittorie in 18 partite avviandosi a un’altra mediocre stagione in Premier (dove si registrano anche sconfitte pesanti come l’1-5 casalingo contro il West Ham e gli 0-4 in trasferta contro Sunderland e ancora West Ham). Lo score finale è di 16 vittorie, 11 pareggi, 15 sconfitte, 55 gol fatti e 48 subiti.



Nella Coppa delle Coppe qualche crepa si nota nei Citizens, ma viene adeguatamente ricoperta prima che crei danni: nei sedicesimi il City va sotto 3-1 contro l’Athletic Bilbao in Spagna ma riesce a chiudere la partita 3-3 e a portare a casa la qualificazione con un secco 3-0 casalingo, negli ottavi si libera facilmente dei belgi del Lierse (3-0 in trasferta, 5-0 in casa), nei quarti faticosissimo passaggio del turno con i portoghesi dell’Academica Coimbra (0-0 in Portogallo, 1-0 ai supplementari in Inghilterra con gol allo scadere di Tony Towers) e in semifinale a essere battuti sono i tedeschi dello Schalke 04 (sconfitta 1-0 in Germania, vittoria 5-1 in casa). In finale a Vienna gli inglesi trovano i polacchi del Gornik Zabrze, reduci da una battaglia con la Roma in semifinale vinta solo alla monetina dopo che andata, ritorno e partita di spareggio non avevano determinato un vincitore. Il City riesce a portarsi in vantaggio di due gol nel primo tempo e tiene sotto controllo la reazione dei polacchi, contrastata anche da un violento temporale che si abbatte sul campo nel corso del secondo tempo. A entrare nel tabellino dei marcatori per i Citizens nel 2-1 finale sono Neil Young e Francis Lee, in rete su rigore e autore di una prestazione memorabile.

Di seguito il tabellone completo di tutti i piazzamenti ottenuti in campionato dalle squadre che nella stessa stagione hanno conquistato la Coppa delle Coppe:


Per concludere qualche curiosità: l’accoppiata scudetto-coppa è stata realizzata solo 6 volte su 39, fra le quali due volte su due dalla Dinamo Kiev, una delle quattro formazioni a conquistare per due volte il trofeo. La regina di questa competizione, ovvero il Barcellona con quattro successi, non è invece mai riuscita a vincere la Liga insieme alla Coppa Coppe (tre secondi e un quinto posto). 



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