martedì 20 gennaio 2015

TABELLONE DEL CALCIOMERCATO – MERCATO INVERNALE 2015 aggiornamento del 20 gennaio

Due settimane al termine di un mercato invernale che vive come non mai sulla ricerca degli esuberi e dei saldi di metà stagione, tranne rare eccezioni. Vediamo cosa è successo negli ultimi sette giorni non prima di avervi ricordato le basi su cui si basano questi aggiornamenti di mercato tramite la “Legenda”:

 

LEGENDA

Ci eravamo lasciati il 2 settembre con il tabellone definitivo del mercato estivo di Serie A:http://mds78.blogspot.it/2014/09/tabellone-del-calciomercato-di-serie.html

E il 3 settembre con il tabellone definitivo del mercato estivo delle principali squadre partecipanti alla Champions League:

I dati di questi tabelloni sono stati calcolati, tranne rari casi particolari spiegati di settimana in settimana, applicando i metodi spiegati diffusamente nella “Guida al tabellone del calciomercato” che potete ritrovare qui:
http://mds78.blogspot.it/2014/06/guida-al-tabellone-del-calciomercato.html

Per questa sessione invernale le novità sono essenzialmente quattro:

1) Accorpamento in un unico aggiornamento settimanale dei tabelloni di Serie A e Champions League poiché solitamente il mercato di gennaio riserva molti meno “colpi” rispetto a quello estivo, soprattutto per quanto riguarda le grandi big europee. Mi riservo di “sdoppiare” gli aggiornamenti se la campagna trasferimenti risultasse più scoppiettante del previsto.

2) Aggiunta del Manchester United come “guest team” del tabellone Champions League ed eliminazione dell’Athletic Bilbao vista l’uscita dei baschi dalla principale competizione europea.

3) Ovvio rovesciamento dei ruoli e del tipo di tabelle utilizzate fra le squadre che hanno bilancio sulla stagione sportiva e quelle che hanno bilancio sull’anno solare (quest’ultime ricordo che sono Atalanta, Fiorentina, Genoa,Milan, Sampdoria, Sassuolo, Torino, Schalke 04 e Bayer Leverkusen). Per le squadre con bilancio sulla stagione sportiva il mercato di gennaio impatta solo per sei mesi sul bilancio in corso (da gennaio a giugno), mentre per quelle che hanno bilancio su anno solare impatta sull’intera stagione 2015. 

4) Per le squadre con bilancio su anno solare, approfittando dei dati raccolti questa estate, ho potuto inserire una nuova voce sia per gli acquisti che per le cessioni, chiamata “Impatto del mercato estivo”. Questa riga tiene conto dell’impatto economico degli acquisti e delle cessioni effettuate in estate 2014 sul bilancio 2015. Per fare un esempio: se l’Atalanta (una delle squadre con bilancio su anno solare) ha acquistato un giocatore nel luglio 2014 con un contratto pluriennale, nel bilancio 2014 sia l’ingaggio che l’ammortamento del giocatore hanno pesato solo per sei mesi, ma nel bilancio 2015 lo stesso giocatore peserà su tutti e 12 i mesi e questo rappresenta un aggravio dei costi sul bilancio 2015 rispetto al bilancio 2014. All’inverso una cessione fatta a luglio, da una squadra con bilancio su anno solare, porta un risparmio che migliora i conti in parte sul bilancio 2014 e in parte sul bilancio 2015.

SERIE A

Iniziano come sempre con la Serie A. Il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale si presenta così (Atalanta, Genoa, Fiorentina, Milan, Sampdoria, Sassuolo e Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva):


E’ la Sampdoria ad aver movimentato questa settimana di calciomercato. Prima con il “tormentone” Muriel: il suo trasferimento e quello di Coda dall’Udinese alla Samp hanno rischiato di saltare per via delle precarie condizioni fisiche del colombiano. Il tiramolla si è concluso però con un lieto fine: le due squadre si sono accordate per uno sconto rispetto al prezzo originariamente concordato e l’Udinese ha accettato di pagare lo stipendio al giocatore fino a metà marzo. Mentre si adoperavano per risolvere la situazione dei due giocatori dell’Udinese, i blucerchiati hanno concluso anche il clamoroso ingaggio di Eto’o. Dopo una prima parte di stagione all’Everton, dove ha giocato da titolare poco meno della metà delle partite segnando tre reti, il camerunense ha sfruttato una clausola del suo contratto che gli permetteva di liberarsi gratis per tornare in Italia. Solo il tempo ci potrà dire se questo acquisto sarà un ulteriore salto di qualità nella sorprendente crescita della Sampdoria o se si tratta di un nuovo caso di giocatore che viene a “svernare” nel nostro campionato portando a casa l’ultimo buon contratto della carriera. In ogni caso la squadra di Ferrero è l’assoluta regina di questa prima fase di mercato. Ricordo che i blucerchiati hanno un bilancio su anno solare, cosa che permette loro più margini di manovra in questa fase della stagione: eventuali sforamenti del budget potranno infatti essere colmati anche nel corso del mercato estivo. 



Le cosiddette “big” hanno vissuto una settimana particolarmente tranquilla. L’unico spostamento che ha fatto un po’ parlare, in attesa dell’ufficialità sulla cessione a titolo definitivo di Jedvaj dalla Roma al Bayer Leverkusen che porterà un bel gruzzolo nelle casse giallorosse (circa 2,5 milioni di plusvalenza da investire sull’acquisto della seconda metà di Nainggolan),  è stato l’arrivo di Suso al Milan al posto di Saponara, prestato all’Empoli. Né il Milan né il Liverpool hanno fatto chiarezza sulla cifra spesa dai rossoneri per garantirsi il giocatore con sei mesi d’anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto con i Reds. Poiché fonti inglesi parlano di un costo “simbolico” ho inserito in tabellone una cifra di 100 mila euro, compatibile con un eventuale premio di valorizzazione a favore degli inglesi. Il poco movimento delle grandi ci permette un paio di considerazioni su due situazioni, quella riguardante l’acquisto in prestito con riscatto obbligatorio di Shaqiri all’Inter e quella riguardante i vantaggi e gli svantaggi che avrebbe la Juventus dalla cessione di Pogba a giugno.

Per quanto riguarda Shaqiri, alcune fonti sostengono che l’ammortamento del giocatore andrebbe già contato da questo semestre essendo obbligatorio il riscatto. Dal canto suo, però, Fassone dell’Inter ha più volte sottolineato come per questa stagione sia l’arrivo di Shaqiri che quello di Podolski graveranno sulle casse nerazzurre solo per la parte relativa al loro ingaggio. A mio avviso chi dice la verità in questo caso è Fassone e ne ho avuto ulteriore conferma grazie al lettore Andrea Bovenzi, che mi ha fatto notare un caso simile riguardante la Roma di qualche anno fa (Borriello). Andando a riguardare i comunicati ufficiali del periodo, si nota che i giallorossi sono stati costretti – in quanto società quotata in borsa – a iniziare fin da subito l’ammortamento di un giocatore acquistato con “obbligo di riscatto” (con obbligo sancito dal contratto e non con un semplice “gentlemen’s agreement”), mentre questa costrizione non c’è per le società non quotate. Essendo l’Inter non quotata in borsa e convenendo ai nerazzurri rinviare l’inizio dell’ammortamento al prossimo bilancio, ritengo opportuno considerare zero l’ammortamento per questi primi sei mesi di contratto dello svizzero.



Passando alla Juventus, che ieri ha acquistato il primavera Lirola, si discute molto sulla eventuale scelta di cedere a giugno di Pogba per una possibile cifra di 100 milioni. Fra i vari analisti e tifosi c’è una netta divisione fra chi pensa che un evento di questo tipo possa permettere alla Juve di investire nel bilancio 2015/16 tutti e 100 i milioni incassati e chi dice che in realtà una plusvalenza così alta sia poco sfruttabile in chiave mercato perché si incassa tutta in un anno, mentre i costi di numerosi acquisti di livello andrebbero a incidere su molti bilanci futuri mettendo velocemente in crisi la struttura economica della squadra. La verità, come spesso capita, sta nel mezzo. O se non proprio nel mezzo, di sicuro non è una delle due scritte sopra. Il problema di conclusioni di questo tipo è che semplificano troppo uno scenario nel quale invece le variabili sono numerose e non tutte prevedibili. Partiamo quindi dalle certezze: 100 milioni di plusvalenza di sicuro sono manna dal cielo per i conti societari, al di là di quando verranno spesi sono soldi che prima non c’erano e ora ci sarebbero; è però vero che i 100 milioni ricadrebbero tutti sul bilancio 2015/16 e non avrebbero effetti benefici sui bilanci successivi; è altrettanto vero che spese ingenti di rafforzamento nella campagna acquisti 2015/16 porterebbero a grossi deficit nei bilanci successivi se non fossero accompagnate da aumenti in una o più voci di ricavi. E proprio qui casca l’asino. Tutti i ragionamenti fatti in questi giorni nascono dall’ipotesi che nulla vari a bilancio se non questa megaplusvalenza in entrata e le spese dei nuovi acquisti in uscita. Ma ovviamente non sarà così. Da una parte solo i massimi dirigenti societari possono fare ipotesi credibili su come i ricavi potranno aumentare anno per anno nel prossimo futuro, quindi solo loro sanno se ingenti spese nel 2015/16 potrebbero poi essere coperte da un aumento futuro delle entrate. Dall’altra, anche in assenza di ricavi in grande aumento, portare un numero maggiore di campioni in squadra potrebbe dare il via a quell’effetto “volano” con il quale fanno campagna acquisti già molte big europee: ogni anno si vende un top player per coprire il buco di bilancio e finanziare i “grandi” acquisti della campagna trasferimenti successiva. Un meccanismo che però funziona solo se di top player ne hai diversi e se riesci a rimpiazzarli sempre con giocatori che aumentano il loro valore nel tempo e possano essere rivenduti. In conclusione, la mia personale opinione è che in caso arrivino nelle casse societarie questi 100 milioni, un approccio piuttosto neutro rispetto al “rischio” sarebbe quello di aumentare i costi di circa 30 milioni (intesi qui come la somma di stipendi e ammortamenti, non come il disavanzo relativo al costo dei cartellini), in modo da avere almeno un triennio nel quale questo aumento dei costi sia già sicuramente coperto dai soldi intascati con la cessione di Pogba (esempio: 33x3=99 con i tre bilanci dal 2015/16 al 2017/18 chiusi rispettivamente a +66, -33, -33). 30 milioni su un bilancio annuale sono una bella cifra per rinforzare la squadra se pensate che il solo Tevez pesa a bilancio per più di 10 milioni annui. Allo stesso tempo, per sperare che l’effetto “volano” duri si dovrebbe investire di più su giocatori ancora nel pieno dell’attività, che possono pure essere già campioni affermati e costosi ma che in futuro possano essere rivenduti per ripianare i bilanci in in caso di necessità, piuttosto che su giocatori destinati a chiudere la carriera a Torino o ad andare via a parametro zero per limiti d’età o scelte di vita (come capiterà con Tevez). Nel frattempo, una squadra così rinforzata avrebbe più chance di incassare soldi grazie alle sue vittorie e di coprire anche con questi premi i maggiori costi, senza dover per forza vendere qualcuno…

Vediamo come si presenta il tabellone squadra per squadra fino a questo momento.






BIG EUROPEE


In Europa il grande colpo della settimana lo ha messo a segno il Manchester City ingaggiando l’attaccante Bony: 32,5 milioni investiti sul giocatore, che potrebbero crescere fino a oltre 36 nel caso di raggiungimento di alcuni bonus. Con questo ulteriore investimento il mercato degli inglesi fa un importante salto di qualità e diventerà interessante capire come l’UEFA lo valuterà a fine stagione, visto che fra il mercato estivo e quello invernale i Citizen per ora dovrebbero aver speso di cartellini quasi 70 milioni e aver aumentato il monte ingaggi di una decina di milioni: un po’ troppo rispetto a quanto previsto dalle sanzioni. A favore degli inglesi giocano però l’aumento degli introiti dovuto alla qualificazione agli ottavi di Champions League e il peggioramento contenuto del bilancio totale (10 milioni). Fino a ieri pensavo che la società avrebbe messo a posto i conti fin da subito vendendo Negredo al Valencia (ora è in prestito) e realizzando così la plusvalenza necessaria per coprire i vari buchi, ma a quanto pare questa cessione verrà formalizzata in estate e quindi la soluzione del “caso” va ricercata altrove…



Vediamo come si presenta il tabellone delle big europee fino a questo momento.




Il prossimo appuntamento con il calciomercato su “Calcio e Altri Elementi” è per lunedì 26 gennaio.



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