venerdì 25 aprile 2014

CLASSIFICA DEGLI ALLENATORI DI SERIE A 2013/14 - Aggiornata al 25 aprile 2014

Appuntamento settimanale con la Classifica Allenatori di Serie A, come sempre a cura di Antonio Bomba.

Un’altalena continua, impossibile tenere la propria posizione per più di due settimane. Altrettanto arduo capire come andrà a finire.

Parliamo ovviamente delle posizioni di rincalzo della classifica di Rendimento degli allenatori italiani.



Perché se è vero che le posizioni vertice sembrano quanto mai congelate nonostante la sconfitta di Antonio Conte ieri sera, se si eccettua la lotta per il terzo posto tra Vincenzo Montella e Rafa Benitez dietro a contendersi la top ten sono in tanti, addirittura troppi forse visto e considerato che questo continuo scambio di posizioni appare troppo legato alla mediocrità del nostro campionato, dove a parte le big e qualche squadra materasso, tutte possono davvero fare risultato contro tutte.

Questa settimana dalla giostra dei risultati troviamo così Edy Reja al nono posto e Andrea Mandorlini al decimo. Il primo pare aver finalmente trovato quella brillantezza che gli era mancata in inverno quando aveva sostituito sulla panchina biancoceleste Vladimir Petkovic e che tanto serve per distinguere un allenatore da un traghettatore. Il secondo è rinato dopo un periodo di flessione più mentale che fisica che aveva afflitto la sua squadra, il Verona. Resta da chiedersi se nelle prossime quattro partite i gialloblu permetteranno al proprio mister di mantenere la decima piazza, oppure finiranno col tradirlo. Ogni risultato è atteso…


Fuori dai migliori dieci Vladimir Petkovic, fermo in tutti i sensi, attende i passi falsi dei colleghi sopracitati per risalire e magari far notare al suo ex presidente Lotito che i mali della Lazio non erano certo tutta colpa sua.

Appena dietro lo svizzero di Bosnia si piazza Sinisa Mihajlovic, reduce da due sconfitte consecutive.  Ad un passo dalla matematica salvezza i blucerchiati sono caduti in casa contro l’Inter (che può anche starci) e poi nella sorpresa generale a Catania. Un campanello d’allarme decisamente preoccupante quest’ultima gara persa e che mina un po’ il cammino di Mihajlovic verso le posizioni che davvero contano.

Posizioni a cui può ambire ancora Clarence Seedorf che di giornata in giornata è riuscito a risalire fino alla tredicesima posizione. E fatto notare che, se come dicono i malpensanti sta allenando Adriano Galliani che oggi avrebbe 6.1 punti che varrebbero un dodicesimo posto, il difficile viene ora, con quattro giornate al termine e Roma ed Inter da incontrare. Con l’Europa League a due passi e molte critiche ancora da mettere a tacere Seedorf si ritroverà a dover giocare quattro autentiche finali (la terza partita è con l’Atalanta e l’ultima in casa col Sassuolo) per meritarsi la riconferma sulla panchina rossonera, nonostante un contratto in essere.

Menzione d’onore la meritano questa settimana i due debuttanti Ivo Pulga e Maurizio Pellegrino, giunti alla seconda nella massima serie della loro carriera.

Il primo sta tranquillamente traghettando il Cagliari alla salvezza dopo un pareggio e la vittoria corsara contro un Genoa che appare già in vacanza e su cui Gian Piero Gasperini può al momento poco o nulla.

Il secondo addirittura è riuscito a vincere contro il già nominato Mihajlovic riportando in vita le speranze salvezza degli etnei. Il compito è sempre molto, troppo arduo, ma da domenica scorsa lo è un po’ meno.


Il momento comico della settimana lo si vive comunque a Livorno, dove a quattro giornate dalla fine e con una situazione ai limite dell’irreversibile, il presidente Spinelli si inventa l’esonero di Mimmo Di Carlo e la ri-chiamata alla guida dell’esercito amaranto di Davide Nicola. E’ lo Zelig applicato al calcio. Ma attendiamo sempre i risultati per veder smentita la nostra affermazione.


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